La Lingua dei Segni Italiana pur essendo una lingua autonoma è influenzata da alcuni aspetti della lingua vocale.
Una conseguenza della fenomenologia del contatto tra le lingue è il “lessico importato” ne sono esempi, la dattilologia e la lettura labiale.
La dattilologia, detto anche alfabeto manuale, è lo spelling manuale delle parole ed è usata solo per definire nomi di persona, di città, negozi, per specificare parole straniere, per definire parole italiane che non si conoscono o anche per rafforzare una risposta come “OK, SI, NOO!”.
In rete e su youtube trovate l’alfabeto italiano manuale che in pratica è quello che si faceva e si pratica a scuola tra i bambini della scuola primaria, soltanto che ad oggi è cambiato: si effettua tutto con una solo mano in un unico spazio: ci auguriamo si aggiorni tra i bambini della scuola.
La lettura labiale consiste nel saper leggere le labbra della gente nel momento in cui vengono emessi i fonemi.
I sordi sono molto abili alla labiolettura, ma vi raccomando non paragonateci mai all’attore Tom Cruise di “Mission Impossible” in cui è un labiolettore da paura.
Leggere le labbra non è certo un compito facile, occorre molto allenamento (ed i sordi si allenano tutte le ore di ogni santo giorno, dalla nascita o dal momento in cui si è scatenata la sordità) e soprattutto occorre in primis conoscere la lingua che stiamo leggendo.
Viene da chiedersi: come fanno i bambini che non conoscono la lingua italiana, non sentono i suoni della nostra lingua, a labio-leggere suoni, parole che non esistono nel loro mondo silenzioso?
“Pensate a quanta fatica fanno!!!”
Inoltre, la fatica si raddoppia, si triplica al quadrato se abbiamo di fronte persone dalle labbra molto sottili, dai movimenti fonatori molto stretti, senza forma, tono e ritmo, se hanno dei baffi che nascondono parte delle labbra o se tra i due comunicanti vi è un vetro (tipico nel comune, al cup) che separa ed opacizza la visibilità del volto che abbiamo dall’altra parte o peggio ancora essere visitati da un medico che non toglie la mascherina (odioso!)
Presso L’Istituto Statale Sordi di Roma si sono effettuati corsi di sensibilizzazione alla labiolettura, consultate il loro sito per verificare la continuità dei corsi se interessati.
Bibliografia di riferimento e approfondimento:
- BAGNARA C., FONTANA S., TOMASUOLO E., ZUCCALA’ A., I segni raccontano. La Lingua dei Segni Italiana tra esperienze, strumenti e metodologie, FrancoAngeli, 2009
- DELLIRI F., DOLZA E., PESCE A, Si fa per dire. Teoria e pratica della lingua italiana dei segni, CARTMAN EDIZIONI.
- MAJELLO C., L’arte di comunicare, FrancoAngeli 2003
- SACKS O., Vedere Voci – Un viaggio nel mondo dei sordi, Biblioteca Adelphi, Nuova Edizione ampliata, Milano 1991
- VOLTERRA V., La Lingua Dei Segni Italiana – La comunicazione visivo-gestuale dei sordi, Il Mulino, Bologna 2004
- ZANI B., SELLERI P., DAVID D., La comunicazione, Carocci, Roma 2007
- ZUCCALÀ A., Cultura del gesto e cultura della parola. – Viaggio antropologico nel mondo dei sordi, Meltemi, Roma 2001